Le banche sono al centro del sistema economico e politico italiano e internazionale. Sovrastano i cittadini e gli stessi Stati, che subiscono le conseguenze delle condotte dei banchieri, finalizzate a perseguire – talvolta in modo illegale – gli interessi di ristrette oligarchie.
Il libro indica i possibili strumenti di difesa dell’utente. In modo semplice e chiaro sono illustrate le pratiche bancarie scorrette e i rimedi offerti dall’ordinamento giuridico.
Una delle questioni non risolte del sistema Italia è l’efficienza della burocrazia. Sono usuali le lamentele per i ritardi, gli sprechi e l’inadeguatezza dell’apparato amministrativo. Da più parti si rilevano con sempre maggiore insistenza anche le ricadute negative sull’economia.
Il Tribunale di Monza con ordinanza resa nella causa n. 4166/13 R.G. ha ritenuto non assoggettabile a sequestro giudiziario la licenza taxi. In particolare il Giudice ha ritenuto che “il sequestro sia improponibile con riferimento alla licenza per l’esercizio del servizio di taxi che costituisce un provvedimento amministrativo rientrante nella sfera di attribuzioni della pubblica amministrazione e che può operare solo nei confronti del soggetto che abbia determinati requisiti previsti dalla legge 15 gennaio 1992 n. 21”.
Quale soggetto soggiace alle sanzioni penali nel caso di infortunio del lavoratore? Per rispondere a tale domanda occorre prendere le mosse dall’art. 40 secondo comma c.p., il quale fonda la responsabilità penale in materia di reati omissivi impropri o commissivi mediante omissione, disponendo che “Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”. Tale norma considera responsabili i soggetti titolari della posizione di garanzia, ossia i soggetti che hanno l’obbligo giuridico di impedire l’infortunio del lavoratore.
Essere stranieri oggi in Italia non è semplice. Norme complesse e intrecciate regolano la presenza degli stranieri nel nostro Paese, sia comunitari che extracomunitari, e spesso non è chiaro quali siano i diritti e i doveri di chi giunge in Italia e di chi li ospita.
Che cosa si intende per discriminazione?
A norma dell’art. 43 primo comma del d. lgs. 25 luglio 1998 n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero) “costituisce discriminazione ogni comportamento che, direttamente o indirettamente, comporti una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l’ascendenza o l’origine nazionale o etnica, le convinzioni e le pratiche religiose, e che abbia lo scopo o l’effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, in condizioni di parità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico-economico, sociale e culturale e in ogni altro settore della vita pubblica”.
La legittimità del trattamento medico dipende dal consenso informato del paziente. Tale principio di carattere generale – ormai pacifico – intende superare la visione tradizionale del ruolo del medico, in base alla quale la attività medica sarebbe sindacabile solo sotto il profilo della conformità alle regole della scienza.